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Alle famiglie dei nostri studenti


Cari genitori e famiglie,

la situazione di emergenza ha superato ogni previsione e si profila come un lungo tempo di restrizioni e limiti di cui ancora non si ravvisa la fine. Il momento è molto pesante per tutti, in particolare per gli adolescenti, incide sul loro star bene, sulla qualità della loro vita. L’emergenza sanitaria è e deve essere transitoria, ma inciderà molto sulla ripresa della loro vita, la nostra capacità di essere rassicuranti, affidabili, presenti: adulti che affrontano la situazione e non si sconfortano. Hanno bisogno di vederci equilibrati, attenti alle emozioni, attenti a loro.

Cosa sta mancando ai nostri ragazzi in questi giorni di forzata lontananza dalla scuola?  Mancano i compagni di classe, gli insegnanti, il gruppo in cui portare i propri timori rispetto a quello che sta accadendo nel mondo e che li tocca direttamente, la relazione sociale, la sicurezza delle routine quotidiane. I docenti si sono messi in gioco e, di fronte a questa inaspettata circostanza, hanno cercato e stanno cercando il modo, con strumentazioni innovative o con canali tradizionali, di tenere contatti formativi con i propri studenti, costruendo una didattica a distanza che non renda inutile e vuoto questo tempo di emergenza.

Sappiamo bene che il fare scuola è quello del guardarsi, del ricercare lo sguardo, del dialogo, del fare riferimento a qualcosa di condiviso, del dare tempo, che l’essenza dell’insegnare è la relazione, ma adesso la didattica a distanza è la sola e unica occasione per dare un senso al lavoro dei gruppi classe nella situazione di disorientamento che ci troviamo tutti a vivere. La didattica a distanza ha caratteristiche molto diverse dalla didattica in presenza, non è, e non può essere, la meccanica trasposizione, in un ambiente digitale, delle dinamiche che si sviluppano in aula. Tempi, ambienti di apprendimento e modalità di insegnamento-apprendimento nella didattica a distanza non sono quelli delle lezioni in presenza.

In tutto questo, care famiglie, abbiamo bisogno di Voi, Vi chiediamo di seguire i vostri figli e di spronarli ad usufruire delle opportunità offerte dalla scuola affinché in questo tempo così particolare ci sia spazio per l’impegno, per la responsabilità: valorizzate le cose che fanno, parlate con loro, leggete con loro, guardate un video di cui è stato dato il link, controllate il tempo che passano ai videogiochi, regolate un tempo come questo che altrimenti si snoda senza riferimenti.

Controllate il registro, il lavoro dei vostri figli, gli appuntamenti che hanno, i materiali e le consegne. Vi chiediamo di segnalare problematiche e criticità che cercheremo di affrontare e risolvere; rivolgetevi al coordinatore di classe. Con una sospensione così lunga, ci preoccupiamo della preparazione dei ragazzi, abbiamo ben presenti i contenuti che avremmo affrontato, le esperienze che non vengono fatte, ma più ci preoccupa che non sentano il legame con la scuola, il riferimento, l’impegno a render conto di un lavoro, che non si sentano chiamati alla responsabilità. Non ci sarà un tempo per recuperare se avranno perso tutto il lavoro che la scuola sta cercando di fare con loro…

E’ importante che ci sentiamo insieme come adulti: la scuola, i docenti, tutto il personale, le famiglie, lavorando sia per continuare a dare senso alle esperienze che i ragazzi vivono, riducendo gli inevitabili danni di una situazione di emergenza, sia per continuare a dialogare e a svolgere il ruolo di una comunità educante, mai perfetta, ma continuamente impegnata a mettersi in gioco.

 

Contiamo su di Voi!

  

Il Dirigente Scolastico

Prof.ssa Marta Boriosi