"Pesciolino rosso" a Città di Castello grazie al Patrizi Baldelli Cavallotti
"PESCIOLINO ROSSO"A CITTA’ DI CASTELLO GRAZIE AL PATRIZI BALDELLI CAVALLOTTI
Giovedì 29 novembre presso l'Auditorium S. Antonio di Città di Castello si è svolto l'incontro con la Fondazione
"Ema Pesciolino Rosso", fortemente voluto e organizzato dal Polo Tecnico Professionale IIS PATRIZI BALDELLI
CAVALLOTTI. L'adesione all'incontro è stata grande, con persone di ogni fascia di età, dai ragazzini del
catechismo della Parrocchia di S.Pio X, accompagnati dal Parroco Don Samuele e dai loro catechisti, a giovani,
insegnanti, genitori e nonni. Presenti all'incontro anche rappresentanti del nostro Comune, la Dott.ssa Cestini
Rossella, Assessore all'Urbanistica e ai Servizi Educativi, la Dott.ssa Bassini Luciana, Assessore alle Politiche
Sociali e Pari Opportunità. Presenti inoltre per il Comune di S.Giustino la Prof.ssa Crispoltoni Ganganelli Milena,
insegnante di Religione presso l'Istituto Cavallotti e assessore alla Cultura, Valerio Mancini, Vice Presidente
Assemblea Legislativa e Coordinatore Lega Nord per la Provincia di Perugia e Melelli Lorenzo, Vice Sindaco e
Assessore ai Servizi Sociali e alla Scuola del Monte S. Maria Tiberina. All'ingresso dell'Auditorium quattro
ragazze dell'Istituto Cavallotti del settore Accoglienza Turistica, accompagnate dalle insegnanti Roberta
Bigi e Tania Franchi, organizzatrice dell'evento, hanno effettuato un impeccabile servizio di accoglienza
con il sorriso sulle labbra. A tutti gli ospiti sono state offerte e fatte indossare delle spillette raffiguranti
pesciolini rossi, simbolo della Fondazione, realizzate a mano da alcune insegnanti. La Dirigente Scolastica,
Prof.ssa Marta Boriosi, evidentemente commossa, ha introdotto la serata con un bellissimo discorso, usando
parole ricche di emozione che sono arrivate alle corde di tutti i presenti, mentre la Prof.ssa Franchi ha
ringraziato in particolar modo Gianpietro Ghidini e Carolina Bocca per aver accolto l'invito della scuola. Un
saluto affettuoso è stato rivolto ai genitori del nostro Lamberto Lucaccioni, Donatella e Livio, che hanno voluto
partecipare con noi all’incontro. Anche loro quattro anni fa hanno perso il figlio Lamberto, Lamby per tutti, a
causa di una dose di ecstasy. Un ragazzo di 16 anni, un bravo ragazzo, liceale, sportivo, pieno di amici che lo
adoravano e che ora riempiono la sua tomba di foto, messaggini, fiori. Storie uniche e simili, storie che non
vorremmo più ascoltare. Lamby, Ema ... Le loro immagini sono state proiettate sullo schermo. Non si sono
conosciuti in vita e adesso sono lì, insieme e bellissimi, accomunati da uno stesso destino. Ha iniziato a parlare
Carolina, che ha raccontato in modo spontaneo e coinvolgente la tossicodipendenza del figlio e come abbia
dovuto mettere in discussione se stessa e tutta la sua vita per aiutarlo a salvarsi. Lei c'è riuscita... La serata è
poi passata in mano a Gianpietro. Coinvolgente, carismatico, profondo. Ha parlato per oltre un'ora, portando
l'attenzione di tutti a un livello emotivo altissimo:
"I giovani devono cercare dentro se stessi la forza per crescere. Quando noi siamo giovani siamo come un
blocco di marmo, dentro c'è la statua che rappresenta la nostra essenza, difendete sempre quella bellezza che
ognuno di voi ha dentro e non lasciate che niente e nessuno ve la porti via."
Dopo la perdita del figlio Emanuele papà Gianpietro ha organizzato più di 1300 incontri in scuole, oratori,
associazioni, piazze. Per portare la sua testimonianza, per cercare di far capire ai nostri ragazzi la bellezza della
vita e quanto essa sia preziosa. E perché la scomparsa di Emanuele possa in qualche modo colmare quel vuoto
che ha lasciato, salvando, forse, altre vite.
Di tematiche riguardanti il disagio giovanile se ne sente parlare ogni giorno e si vivono in prima persona se si
lavora a contatto con i giovani, come accade a scuola. Proprio per questo l' IIS PATRIZI BALDELLI CAVALLOTTI ha
voluto promuovere questo incontro, perché siamo convinti che i messaggi divulgati da associazioni come
"pesciolino rosso" vanno dritti al cuore.
La famiglia chiaramente ha un ruolo fondamentale nell'educare e nell'aiutare a scolpire quel "pezzo di marmo",
perchè "un genitore deve essere per i propri figli un porto di mare sicuro, pronto ad accoglierli quando hanno
bisogno."
Così deve essere, ancor più oggi, in una società sempre più complicata, ingiusta, a volte spietata.