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Convegno: "La scuola incontra le imprese"


"Essere un operaio nelle nostre aziende dovrebbe essere un onore"

Ing. Raffaele Rosi, Responsabile Ufficio Tecnico Arrow, leader mondiale nella produzione di scarichi per moto.

 

Martedi 5 dicembre alle ore 18 si è svolto presso l'Aula Magna dell'Istituto IPSIA " A. Baldelli" di Città di Castello il Convegno "La scuola incontra le imprese: costruiamo il futuro professionale del nostro territorio". Sono intervenuti, dopo il saluto e le riflessioni del Dirigente Scolastico Marta Boriosi che ha sottolineato la fecondità della sinergia tra scuola e imprese del territorio alla base del primato regionale dell'Ipsia per occupabilità e coerenza professionale, in  rappresentanza del Comune di Città di Castello l'Assessore all'istruzione, Rossella Cestini che ha ricordato l'importanza di un istituto storico del territorio, e di seguito esponenti di Confartigianato, Giacomo Severi, CNA, Giuliano Ceneri, e rappresentanti delle maggiori ditte delle filiere meccaniche, elettriche e manifatturiere del comprensorio altotiberino, nelle persone di Luchetti Fiorenzo per  FAZA Srl, Enzo Lanzi per Lanzi Nastrificio, Erica Cesari  per Cesari Manifatture Srl, Adriano Gherardi per Gherardi, Raffaele Rosi per Arrow-Giannelli, Francesco Ponti per Cmc-Ponti Engeneering, Simone Celestini per Sapem, Luca Rebiscini per Giuntini, Marco Gavarini del Gruppo Gavarini e Fratini Emilio della Femac.

La varietà degli interventi dei convenuti ha fornito una panoramica della realtà produttiva dell'Alta Valle del Tevere che si caratterizza per la presenza di eccelenze a livello mondiale, in cui la nuova concezione dell'azienda 4.0, ad alto livello tecnologico, di comfort e benessere umano, con ottime retribuzioni, è una realtà di fatto e si affianca alla creatività che caratterizza da sempre il Made in Italy.

Le loro diverse lenti d'osservazione si sono però focalizzate sulla grave difficoltà di reperire le risorse umane formate a livello professionale, in grado di affrontare e sostenere processi produttivi sempre più avanzati ed in costante aggiornamento tecnologico.

Sempre di più occorrono giovani leve cresciute tra scuola ed azienda, attraverso esperienze di alternanza scuola-lavoro ripetute e potenziate, già pronte ad un immediato inserimento nel mondo del lavoro, quali appaiono gli studenti dell'Indirizzo di Manutenzione ed Assistenza Tecnica di Città di Castello, all'interno del quale è stato recentemente sviluppato, in virtù di un ampliamento dell'offerta formativa della scuola messo in atto attraverso il potenziamento delle attività di laboratorio, il "Progetto Moda", fortemente voluto proprio dalle aziende manifatturiere del territorio.

Gli imprenditori hanno ribadito durante i loro interventi tale fiducia. L'Ing. Rebiscini della Giuntini ha voluto a fianco a sè i suoi dipendenti, ex-studenti Baldelli, per sottolinearne il prezioso e qualificato contributo, mentre Enzo Lanzi li ha semplicemente definiti "i nostri numeri uno", per la buona preparazione e la capacità di misurarsi e vincere le sfide professionali che ogni giorno le aziende affrontano per crescere.

Ad oggi, tuttavia, il numero di diplomati tecnici manutentori è troppo esiguo per soddisfare le  esigenze delle aziende, in un mercato in consistente ripresa. Un'emergenze a cui si tenta di far fronte con contratti part-time e ragazzi del quarto e perfino del terzo anno già impiegati nel pomeriggio in attività lavorative, e per questo spesso tentati di interrompere gli studi già dopo il conseguimento della qualifica regionale del terzo anno.

Le aziende, consapevoli e sensibili a questa criticità, chiedono quindi a gran voce un'inversione di tendenza e la valorizzazione del percorso MAT per le sue potenzialità formative ed occupazionali.

La scuola incontra le imprese